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Sarah Scazzi e' morta

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view post Posted on 7/10/2010, 09:29
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SARAH, TROVATO IL CORPO.
LO ZIO: "L'HO UCCISA E POI
VIOLENTATA"


'L'ho strangolata con una cordicella mentre era di spalle e ho abusato di lei dopo che era già mortà: è la rivelazione agghiacciante che ha fatto agli investigatori Michele Misseri, zio di Sara Scazzi e suo omicida. Sempre secondo le dichiarazioni dell'uomo, la ragazza sarebbe stata strangolata nel garage di casa Misseri. Prima di occultare il cadavere gettandolo in un pozzo, Misseri l'ha denudato e ha successivamente bruciato i vestiti.

CORPO TROVATO NUDO È nudo e in posizione fetale il corpo di Sara Scazzi nel pozzetto per il recupero di acqua piovana nel quale è stato gettato. Lo si è appreso da fonti investigative. Le operazioni di recupero del cadavere - a quanto si è saputo - si sono quasi concluse, mancherebbero ancora qualche decina di minuti.

COMPAGNI DI SARAH NON ENTRANO IN CLASSE I compagni di scuola di Sara Scazzi non sono entrati in classe stamani e hanno deciso di raggiungere Avetrana (Taranto), dove qualcuno di loro è già arrivato, proprio dove è stato trovato il cadavere della ragazza. Sara Scazzi doveva cominciare l'anno scolastico nella classe seconda A dell'istituto alberghiero «Mediterraneo» di Maruggio (Taranto), un centro ad alcuni chilometri da Avetrana.

DECINE DI PERSONE IN ATTESA Decine di persone, insieme a cronisti e cinefotoperatori, sono in attesa che il cadavere di Sara Scazzi venga trasferito dal campo dove è stato trovato, in un pozzo, a luogo dove sarà eseguita l'autopsia. Fra i presenti vi sono diversi ragazzi, amici e conoscenti di Sara, che allontanano i giornalisti se questi ultimi cercano di avvicinarli per parlare con loro. I Carabinieri continuano a tenere sbarrata la strada di accesso al podere di Michele Misseri, zio della ragazza e reo confesso dell'omicidio.

IL RECUPERO Il pozzo - a quanto si è saputo - non è profondo, ma presenta strettoie: inoltre il cadavere sarebbe coperto con pietre. Il pozzo dove si lavora è uno dei tantissimi delle campagne della zona, alcuni soltanto dei quali sono censiti, molti altri non lo sono e molti sono addirittura abusivi. A quanto si è saputo da fonti inquirenti, la cavità nella quale è stato gettato il corpo di Sara è un inghiottitoio che porta ad un pozzetto di raccolta di acqua piovana. L'apertura sul piano di calpestio era un buco di un diametro di poche decine di centimetri: per consentire dunque l'accesso per il recupero del cadavere è stato necessario lo sbancamento di terreno tutt'attorno, terreno in gran parte roccioso. Più facile era stato per lo zio introdurre invece il cadavere - se verrà confermata la ricostruzione fatta sinora - data l'esilità del corpo della piccola Sara.

«L'HO UCCISA IO» Ha detto agli inquirenti. "L'ho strangolata in una cantina, quindi ho bruciato i vestiti e gettato il cadavere in una buca". Così la triste vicenda di Sarah Scazzi giunge all'epilogo. I carabinieri hanno trovato il cadavere intorno all'1.30 di giovedì in una fossa profonda un'ottantina di centimetri nelle campagne tarantine. E' stato necessario anche l'intervento dei sub perché la buca era piena d'acqua. Il corpo saponificato di Sarah è emerso dopo pochi minuti di ricerche. «La notizia che non volevamo arrivasse, è arrivata», ha detto uno dei legali della famiglia Scazzi, Walter Biscotti. «Il ritrovamento del telefonino - aggiunge - ha dato velocità all'attività investigativa. È stato un chiaro tentativo confessorio da parte di Michele Misseri»

LA CONFESSIONE A guidarli la confessione fatta dallo zio Michele Misseri, nel corso di un interrogatorio- fiume durato tutta la giornata di mercoledì nel comando provinciale dei carabinieri di Taranto. L'uomo è in stato di fermo. La ragazzina di 15 anni sparì il 26 agosto scorso ed è stata uccisa il giorno stesso. Il corpo di Sara è stato trovato non lontano dalla contrada in cui l'uomo, lo scorso 29 settembre, ritrovò in circostanze ritenute poco credibili il cellulare della giovane. Fu quella la prima, vera traccia di lei dopo oltre un mese dalla scomparsa.

LO ZIO IN STATO DI FERMO PER OMICIDIO VOLONTARIO Lo zio di Sara Scazzi, Michele Misseri, è stato posto in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario della nipote.

MAMMA A CHI L'HA VISTO La mamma di Sara, Concetta Serrano, ha appreso delle ricerche del corpo della figlia mentre era in collegamento in diretta con il programma di Rai 3 'Chi l'ha visto?' al quale partecipava dall'abitazione di Michele Misseri. Quando le voci si sono fatte insistenti la conduttrice, Federica Sciarelli, ha chiesto alla donna se non preferisse allontanarsi dalla casa. Concetta ha risposto: "E' meglio", e accompagnata da uno dei suoi avvocati ha lasciato l'abitazione.

LA VICENDA DEL CELLULARE Misseri, con un compagno di lavoro, aveva ripulito un uliveto dalle foglie secche. L'indomani - dichiaro' agli investigatori - accortosi di aver lasciato sul campo un cacciavite, vi aveva fatto ritorno e tra la cenere aveva trovato il cellulare semibruciato di Sara privo della batteria e della carta sim. La versione suscito' sorpresa per la coincidenza che fosse stato proprio un parente stretto a ritrovare il telefonino. Oltre a zio Michele, i militari hanno ascoltato ieri per ore anche le dichiarazioni di sua moglie, Cosima Spagnolo, e della figlia maggiore Valentina, sorella di Sabrina, la cugina che la quindicenne di Avetrana doveva incontrare per andare al mare il 26 agosto scorso e nella casa della quale non e' mai arrivata. I tre componenti della famiglia Misseri erano stati convocati in caserma quali persone informate sui fatti. Ad ascoltare i loro racconti il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, e i pm titolari dell'inchiesta, il procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e il sostituto procuratore Mariano Buccoliero.
Il ritrovamento del cellulare di Sarah, a oltre un mese dalla scomparsa, fu ritenuto un vero e proprio depistaggio. Qualcuno sostenne che forse era intenzione di qualcuno mettere in difficolta' zio Michele perche' l'apparecchio, la sera prima, non era stato notato, e collocato in modo da non distruggerlo, vicino alle stoppie ma non all'interno.

LA SCOMPARSA IL 26 AGOSTO Di Sarah Scazzi non si avevano più notizie dalle 14.30 del 26 agosto scorso quando la ragazzina quindicenne di Avetrana (Taranto) era scomparsa mentre si recava a prendere la cugina Sabrina per andare al mare. A quell'ora l'ultima telefonata, proprio con Sabrina. Dalle 14.42 il cellulare di Sara è rimasto definitivamente spento. Ecco le tappe fondamentali di questi 42 giorni: 26 agosto: Sara scompare ad Avetrana intorno alle 14.30; 30 agosto: a quattro giorni dalla scomparsa si comincia a mobilitare anche un gruppo su Facebook; 31 agosto: gli investigatori cominciano ad avvalorare l'ipotesi di un rapimento; amici e conoscenti si mobilitano e affiggono manifesti; 2 settembre: l'appello del sindaco di Avetrana, «Chi sa qualcosa di Sarah parli»; 6 settembre: si riapre l'ipotesi della scomparsa volontaria per alcune frasi di Sara tratte dal web e dal diario; 6 settembre: l'appello della mamma di Sara a Napolitano; 9 settembre: il capo dello Stato assicura massimo impegno nelle ricerche; ad Avetrana fiaccolata; 12 settembre: per Sara anche uno striscione in campo prima della partita di calcio Lecce-Fiorentina; 24 settembre: la famiglia di Sara richiede la consulenza dell'ex numero uno dei Ris Garofalo; 29 settembre: Michele Misseri, lo zio di Sara, riferisce di aver trovato il cellulare della ragazza in un campo; 30 settembre: la cugina Sabrina viene ascoltata a lungo dagli inquirenti; 1 ottobre: il procuratore di Taranto sul ritrovamento del cellulare: 'non credo a coincidenze quando sono troppe'; 2 ottobre: da un sit in di compagni di classe spuntano storie di dissidi tra Sara e la cugina; 6 ottobre: interrogatorio fiume per Michele Misseri, la moglie Cosima Spagnolo, e la figlia maggiore, Valentina. L'uomo alla fine crolla e confessa.

I DODICI MINUTI DI BUIO È racchiusa in 12 minuti la vicenda della scomparsa di Sarah Scazzi, avvenuta il 26 agosto scorso ad Avetrana, un centro di settemila anime a pochissimi chilometri dal litorale ionico tarantino. Della quindicenne si hanno notizie certe fino alle 14.30, quando Sara esce da casa per raggiungere l'abitazione della cugina, Sabrina Misseri, di 22 anni, che l'aspetta per andare al mare. Le tracce si perdono definitivamente alle 14.42, quando il cellulare di Sara viene spento e non sarà mai più riacceso. La mamma della giovane ha sempre pensato e detto che Sarah era stata rapita. La quindicenne è stata cercata in questi giorni anche anche nelle cave, nei casolari, nei canali e nei pozzi. Il teste-chiave di questa storia è sempre stata Sabrina Misseri, a casa della quale Sara praticamente viveva. Sara e Sabrina erano amiche per la pelle. La ricostruzione dei fatti è stata confermata dai riscontri ottenuti dai militari attraverso i tabulati e le celle telefoniche. Sara esce da casa alle 14.30. Poichè non ha credito sul cellulare, comèè sua consuetudine fa uno squillo convenzionale sul telefonino della cugina per dirle che sta arrivando. Da via Verdi (vico secondo), dove abita Sara, a via Grazia Deledda, dove vive Sabrina, occorre camminare per 5-600 metri. Bisogna percorrere un serpentone di strade, deserte per la calura estiva, alla periferia della città. Dopo aver ricevuto lo squillo alle 14.30, Sabrina alle 14.35 viene raggiunta sotto casa sua dall'amica Mariangela che guida l'auto con la quale le tre ragazze devono raggiungere il mare, il 'Villaggio Aurora' che si trova sulla strada per la vicina San Pietro in Bevagna. Sabrina vede che Sara non arriva e chiede all'amica se l'ha incontrata per strada. «Non ho visto nessuno», le risponde Mariangela. Sabrina si preoccupa subito perchè Sara solitamente impiega cinque minuti per arrivare a casa sua. Afferra il cellulare e chiama la cuginetta. Il telefono squilla per cinque-sei volte, poi la chiamata viene respinta e scatta la segreteria telefonica. Sabrina non si dà per vinta. Ricompone il numero ma questa volta il cellulare di Sarah è spento. Sono le 14.42.


www.leggo.it/articolo.php?id=83570

-_- -_- -_- che schifo -_- -_- -_-

 
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Clelia08
view post Posted on 7/10/2010, 10:58




Orribile...povera ragazza! :( Infatti la storia del cellulare ritrovato proprio da sto zio era strana... e la famiglia che lo difendeva... la cugina di sicuro sapeva qualcosa secondo me... mah...
Fa orrore pensare a quanti omicidi avvengono in famiglia... anche nel caso di Denise secondo me sono coinvolti dei famigliari, solo che in quel caso sono stati più furbi a non farsi scoprire... o forse hanno sopportato meglio il rimorso...
 
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OCCHI CHE PARLANO
view post Posted on 7/10/2010, 14:44




CITAZIONE (Clelia08 @ 7/10/2010, 11:58)
Orribile...povera ragazza! :( Infatti la storia del cellulare ritrovato proprio da sto zio era strana... e la famiglia che lo difendeva... la cugina di sicuro sapeva qualcosa secondo me... mah...
Fa orrore pensare a quanti omicidi avvengono in famiglia... anche nel caso di Denise secondo me sono coinvolti dei famigliari, solo che in quel caso sono stati più furbi a non farsi scoprire... o forse hanno sopportato meglio il rimorso...

straquoto
 
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tesy79
view post Posted on 7/10/2010, 18:38




Che orrore!! :( ora nemmeno piu' dei famigliari ci si puo' fidare.
Povera ragazza. Condoglianze ai genitori.
 
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Maebus
view post Posted on 16/11/2011, 11:35




e ancora oggi il caso è irrisolto.
La mia personalissima opinione è che il padre copra la filia con un diabolico gioco
che ne pensate?
 
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tesy79
view post Posted on 18/11/2011, 22:20




CITAZIONE (Maebus @ 16/11/2011, 11:35) 
e ancora oggi il caso è irrisolto.
La mia personalissima opinione è che il padre copra la filia con un diabolico gioco
che ne pensate?

mah che dire.....gioco o non gioco comunque una madre ancora non sa chi le ha ammazzato la figlia <_< :angry:
 
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5 replies since 7/10/2010, 09:29   94 views
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